La Cina è stata ed è ancora una realtà in forte evoluzione. Negli ultimi dieci anni è stata protagonista di cambiamenti radicali che hanno semplificato e reso più affidabile l’importazione di prodotti e componenti da fornitori cinesi.
La ragione per cui sempre più aziende scelgono di importare dalla Cina è, essenzialmente, quella di ottenere, a parità di qualità, prezzi più competitivi.
Importare dalla Cina partecipando alle fiere di settore
Quando bisogna scegliere un fornitore cinese, la visita alle fiere di settore rappresenta un momento di grande interesse e utilità perché permette di vedere e toccare con mano le novità del mercato e conoscere una molteplicità di operatori.
Tuttavia espone anche ad alcuni rischi che è bene non sottovalutare:
• Il primo è il più ovvio: non sempre la visione del prodotto consente di valutare l’effettivo livello qualitativo, solo un’analisi approfondita delle specifiche tecniche (reali) e la visita diretta del fornitore potranno darci questa sicurezza.
• Quando si visita uno stand non sempre si può essere sicuri che l’interlocutore sia un fornitore e non un trader.
• Le fiere sono molto interessanti per chi intende acquistare un prodotto finito, ma come fare nel caso in cui si voglia acquistare un componente?
L’importanza dell’intermediazione per fare sourcing dalla Cina: i principali vantaggi
Alla luce dei casi precedenti diventa quindi fondamentale il ruolo dell’intermediazione. Nello specifico i principali vantaggi della scelta di un intermediario sono:
1) Trovare il fornitore più competitivo: la Cina cresce per distretti produttivi. Conoscerli significa poter andare alla ricerca del produttore giusto in un’area dove è possibile reperirne molti da confrontare per poter scegliere quello che meglio soddisfa le nostre esigenze.
2) Valutazione del fornitore: rivolgendosi ad un grossista non è possibile effettuare una verifica diretta del livello organizzativo e delle attrezzature dell’azienda fornitrice. Il più delle volte infatti il grossista impedisce il contatto diretto tra cliente e reparti produttivi. Non sarà così possibile verificare come il produttore è organizzato sia come Controllo Qualità che come gestione della documentazione.
3) Fornire al produttore un quadro il più possibile completo: attivare una nuova produzione significa trasferire sia delle specifiche tecniche che una serie di informazioni che mettano il produttore nella condizione di avviare la produzione nel modo migliore. Se ci si rivolge ad un trader, si inserisce un intermediario che non rende possibile il contatto diretto con il fornitore e dunque non garantisce che le informazioni trasferite siano complete e correttamente recepite.
4) Ridurre al minimo i problemi di avviamento: l’avvio di una produzione presenta sempre dei problemi di apprendimento di tutti quei piccoli segreti che ogni lavorazione nasconde. Anche la più completa documentazione non potrà informare il produttore dei passaggi critici, delle fasi delicate e delle tolleranze inderogabili. Una buona documentazione tecnica, peraltro indispensabile, non basta.
5) Essere sicuri di ricevere il prodotto della qualità giusta al momento giusto: una volta emesso l’ordine non è buona norma aspettare il momento della spedizione per fare il controllo qualità. Posto che il controllo qualità sia fatto correttamente in caso di difetti che rendono necessario il rifacimento o la modifica di quanto prodotto si crea subito un problema sui tempi di consegna. La buona pratica prevede che al momento in cui si emette un ordine si verifichi anche che il reparto produttivo abbia tutte le informazioni necessarie per fare un buon lavoro
6) Costanza della qualità: inoltre, nel caso di ordini ripetuti, non si avranno garanzie che il grossista si rivolga allo stesso fornitore della cui qualità eravamo stati soddisfatti. Infatti il grossista è costantemente alla ricerca del costo più competitivo e dunque sarà sempre tentato dallo spostare la produzione presso altro fornitore quando lo ritenga economicamente vantaggioso per lui. Ma i trasferimenti comportano due rischi evidenti: quello della perdita di informazioni fondamentali per il raggiungimento del risultato atteso e quello della disomogeneità del livello qualitativo.
7) Avere un buon supporto in caso di problemi: anche il sistema più perfetto a volte sbaglia e vengono consegnati pezzi con delle non conformità. In questo caso è importante avere un interlocutore che gestisca il problema senza aggravio alcuno per il cliente e sia in grado di trasferire correttamente il problema al fornitore sia per una soluzione immediata che per evitarne il ripetersi.
Aretè con la sua presenza sia in Cina che in Italia, la profonda conoscenza della cultura e dell’industria cinese e la possibilità di offrire un ampio spettro di soluzioni, è il partner giusto per accompagnare il cliente verso il raggiungimento dell’obiettivo: comprare a parità di qualità ad un prezzo migliore. Inoltre Aretè non si pone come semplice intermediario ma come fornitore. Vale a dire che tutta la gestione del produttore e, se richiesto, anche l’importazione sono gestiti da Aretè. Al cliente non resta che ricevere la merce nei tempi e nella qualità richiesta.